"abbiamo tutti le nostre macchine del tempo. Alcune ci riportano indietro, e si chiamano ricordi. Alcune ci portano avanti, e si chiamano sogni..."
credo che questa possa essere la mia frase dell'anno.
Nei mesi passati è stato un continuio dondolare tra ricordi di bei momenti passati, nel desiderio infranto di poterli condividere con una persona a me davvero tanto cara, e di sogni a cui ambire, strade ancora tutte da costruire.
Quasi inconsapevolmente ho deciso che l'autunno di quest'anno scorrerà così.. alla ricerca di sapori e gusti e profumi che spero risveglieranno in me ricordi e il desiderio di costruire tele di significati, che saranno poi le impalcature dei miei dolci, Qualcosa che poi apparterrà solo a me e che mi identificherà esprimedo ciò che ero, sono, e magari, sarò.
Strano come il propio cammino, se guardato voltando lo sguardo al passato, sembra delinearsi in un quadro definito in un susseguirsi di eventi necessari per dare un senso all'oggi che stiamo vivendo.
Ancora non lo so perchè in questo mio viaggio il destino ha voluto che ti allontanassi da me ... ma chissà forse un giorno riuscirò a capire anche questo...o forse no.
Ed è proprio nell'idea del ricordo che ho sentito la voglia di pubblicare su queste mie pagine la ricetta di questa confettura di albicocche: un tuffo nella mia infanzia.
Questa confettura è stata presa dal libro "A tutta frutta" di Gino Fabbri
Ingredienti:
1200gr di albicocche (una volta denocciolate il peso deve essere di 1000gr)
800gr di zucchero
200gr di acqua
25gr di zucco di limone
Per prima cosa bisogna togliere il nocciolo dalle albicocche tagliandole a metà. quibdi si uniscono a zucchero, acqua e succo di limone e si lasciano una notte in frigo a macerare.
Il giorno dopo si versano in un tegame con doppio fondo ( Fabbri consiglia un tegame in rame ma io non l'avevo!) e si portano a bollore. quindi si coporno con pellicola e si lasciano riposare una notte.
il giorno dopo ancora si separano con un colino le albicocche dal loro succo. le albicocche vengono sbucciate (lavoro palloso ma necessario!). Intanto si versa il succo nel tegame e si porta a bollore. si schiuma per bene e si porta lo sciroppo a 105°C (necessario un caramellometro!!!). quindi si aggiungono le albicocche e si aspetta che riprenda bollore continuando a schiumare per bene. la confettura in qyuesto caso dovrà raggiungere i 105°C ma è cmq necessario fare una verifica con il rifrattometro per vedere se ha raggiunto i giusti gradi Brix (64). se non avete questo strumento così professionale fate la prova goccia su piattino messo in congelatore. Verificherete la consistenza più adatta a voi. per regolarsi le mie albicocche non perfettamente mature hanno avuto bisogno di circa 20 minuti di ebollizione.
Una volta pronta la confettura mettetela in vasetti sterilizzati (io li ho tenuti, insieme ai coperchi, per un ora a 110°c in forno fino a utilizzo).
Buone e felici confetture e ricordi a tutti!!!!