mercoledì 29 ottobre 2014

l'A, B, C del pasticcere: 2^ puntata



Oggi proseguiamo la rubrica sull'A, B, C del pasticcere!(la prima parte la trovate qui)
ma per prima cosa vorrei ringraziare tutti quelli che hanno accolto con vero entusiasmo questo spazio, davvero non me lo aspettavo!
Sono rimasta piacevolmente colpita dai vostri commenti e da tutti gli apprezzamenti che ho ricevuto ... sono contenta di avere dei lettori attenti, curiosi d'imparare cose nuove e non solo interessati ad avere delle semplici ricette da poter copiare passo a passo ... SONO ORGOGLIOSA DI VOI ... insieme potremo crescere e sbagliare e confrontarci e sperimentare... come si fa in un vero laboratorio di pasticceria!

ok ok però ora non montiamoci la testa e proseguiamo con il nostro secondo appuntamento!
oggi, come accennato la volta scorsa, parleremo di altri tre ingredienti fondamentali nella costruzione della nostra fantastica pasta frolla ... Uova (o altri possibili liquidi), zucchero e lievito chimico... e se le spiegazioni non saranno troppo lunghe e tecniche magari ci infiliamo anche una piccola spiegazione sul sale così la volta prossima potremo già metterci le mani in pasta!!!!

pronti con carta e penna per prendere appunti ??? via, iniziamo ...

LE UOVA:


(Immagine presa da internet)



Quando si parla di uova, se non è diversamente specificato, s'intendono le uova di gallina che sono le più utilizzate.
Le uova possono essere o fresche, e per fresche s'intende l'uovo che ha meno di 28 giorni dalla deposizione, oppure possono essere pastorizzate, cioè uova intere, sgusciate e pastorizzate sottovuoto e a basse temperature in modo da non degradare le loro qualità.
E' importante conoscere la composizione dell'uovo perchè così si potrà, se necessario, sostituirlo con altri ingredienti liquidi....
Un uovo si compone di :

65,5% di acqua
12% di proteine
11% di grassi
11,5% di minerali.

in media un uovo pesa 50gr sgusciato mentre il guscio è il 10 % del peso totale dell'uovo.

il tuorlo: rappresenta il 30% del peso dell'uovo e in media pesa 20gr. e si compone di:

51% di acqua
16%di proteine
32% di lipidi ricchi di vitamina A,D e di lecitina
1%di calcio
in minima parte contiene anche le vitamine B1 e B2

La lecitina che si trova nel tuorlo è un ottimo emulsionante naturale utile per legare i liquidi ai grassi ( un esempio pratico lo si ha quando si fa la maionese). Questi liquidi oramai legati ai grassi evitano di essere assorbiti dalla farina e quindi limitano la formazione di glutine aumentando la friabilità della frolla ... ma se si eccede con i tuorli questi possono incidere negativamente sul gusto finale della pasta... quindi fate attenzione !!!
Altro aspetto da tenere in considerazione è la temperatura di coagulazione dei tuorli che avviene tra i 52° e i 67°C

l'albume: rappresenta il 60% del peso dell'uovo e in media pesa 30gr.
è una massa acquosa e gelatinosa che racchiude il tuorlo e si compone di:

85-88% d'acqua
11% di proteine
0,25% lipidi
0,6% di sali minerali

viene usato in quei prodotti che hanno bisogno di una struttura più sostenuta dopo la cottura. Nella pasta frolla ha l'effetto di rendere la pasta più secca poichè la sua acqua evapora in cottura, ma un lato positivo gli albumi ce l'hanno ... non alterano il colore dell'impasto e quindi se si vorrà fare, ad esempio, una frolla al pistacchio la sostituzione dei tuorli in albumi permetterà di ottenere un colore più appetibile.

l'albume d'uovo coagula tra i 55 e i 67°C


LO ZUCCHERO

(Immagine del libro dell'arte del cucinare di Bartolomeo Scappi del 1570)

 
 lo zucchero ottenuto da canna da zucchero o dalla barbabietola sono identici, la cosa che li differenzia sono solo le melasse, ma se vi interessa approfondire questo argomento, nel caso pensiate che lo zucchero bianco si più pericoloso rispetto a quello di canna grezzo, in internet trovate un interessante articolo di Bressanini che chiarirà ogni dubbio a riguardo!
Ritornando a noi, la quantità di zucchero in un dolce influirà sicuramente sulla consistenza finale della pasta.
Negli impasti ricchi di grassi lo zucchero non riesce a sciogliersi completamente e in cottura cristallizza cambiando la struttura del dolce. In questi casi quindi sarebbe meglio usare uno zucchero a velo. Nei prodotti leggeri invece, gli zuccheri, danno una consistenza sabbiosa.
Se invece nella nostra frolla ci sono pochi liquidi è importante usare lo zucchero a velo così da ottenere una struttura più fine e elegante.

Glucosio, miele o zucchero invertito sono zuccheri poco adatti alle frolle se non in sostituzione del 10% circa. Questi zuccheri non cristallizzano in cottura e colorano troppo il dolce perchè il punto di caramellizzazione è più basso di quello del saccarosio. Miele e zucchero invertito trattengono più umidità e si possono mettere in frolle dove c'è un basso contenuto di zuccheri o dove c'è dello zucchero a velo che colora meno in cottura.

se si usa lo zucchero di canna grezzo il punto di caramellizzazione si abbassera a 148°C realizzando uno strato impermeabile nella frolla e danando alla vostra frolla una maggiore croccantezza.

E' importante ricordare che lo zucchero è un ingrediente che ruba acqua agli altri ingredienti quindi, se la vostra frolla è povera di liquidi, lo zucchero la renderà secca, mentre se la quantità di zucchero è ben bilanciata con i liquidi la frolla sarà friabile.

Cosa usare al posto delle uova?

una valida alternativa può essere la sostituzione delle uova con acqua o latte, con il rischio però di creare più glutine e quindi paste più elastiche e con più glutine. si stenderanno meglio, ma la friabilità sarà in parte compromessa.
Per biscotti poveri di grassi e zucchero si può usare dell'alcool a 70°C che evapora prima dell'acqua facendo gonfiare la pasta prima che questa abbia fatto in tempo a consolidarsi.


IL LIEVITO CHIMICO E IL SALE:

(immagine presa dal web)

Il lievito chimico è formato da un acido (pirofosfato) ed un sale (bicarbonato) che insieme a  acqua e farina formano un gas che permette al dolce di crescere. Se il lievito sviluppa poco i dolci saranno pesanti e compatti mentre se lievita troppo la porosità sarà grossa, secca e il dolce, durante la cottura, potrebbe subire un forte abbassamento.
Per quanto riguarda la nostra frolla, difficilmente viene usato il lievito, ma un eccezione puà essere fatta per la crostata con la confettura; questo perchè lo zucchero della confettura assorbe umidità rendendo la frolla molle, con poco lievito questo porblema dovrebbe essere ristabilito.

ed eccoci al nostro ultimo argomento di oggi... IL SALE...

Il sale nella frolla va aggiunto perchè, come lo zucchero, anzi più dello zucchero è un esaltatore del gusto... solitamente per la frolla si calcolano 5gr di sale su 1000gr di farina... ma ad esempio in Francia per dei dolci regionali si puà anche arrivare ad avere 20gr di sale su 1000gr di farina!
Ultima accortezza... se non si vuol far sentire in bocca i granelli del sale è bene scioglierlo nelle uova quando lo si pesa! esalterete il gusto della vostra frolla evitando di sentire i granelli di sale che a volte, se non voluti, possono essere fastidiosi!

spero di non aver esagerato con nozioni troppo teoriche o dettagli troppo tecnici ...questo per ora mi sembra tutto ... alla prossima ragazzi!!!! 
 

 

lunedì 20 ottobre 2014

Baci bucati



Non so se a voi capitano mai quelle giornate in cui ti senti stanco anche se non hai combinato nulla, senti come se la vita ti avesse svuotato completamente ... è in momenti come questi che avrei bisogno di avere qualcuno al mio fianco, anche solo per ricevere una carezza sulla guancia e un mezzo sorriso pieno di dolcezza.
Alla fine chi di noi non ha mai sognato il principe azzurro che arriva sul suo bellissimo cavallo e all'improvviso tutti i problemi vengono risolti e i sogni si avverano... ?



Io nell'attesa ho deciso di sgranocchiarmi questi biscotti ... caldi come quella carezza che prima o poi arriverà...


Baci Bucati ( una mia libera interpretazione da una ricetta del Maestro iginio Massari)

150gr di burro
 25gr di zucchero a velo
1gr polvere di vaniglia di bourbon
113gr di polvere di nocciole 
25gr zucchero a velo
25 gr di zucchero semolato
36gr di albumi
150gr farina debole

Montare in plani con foglia il burro con la prima pesata di zucchero a velo, la polvere di vaniglia e a piacere n pizzico di sale Maldon.
Setacciare le nocciole con l'altra pesata di zucchero a velo. Montare a neve ben ferma gli albumi con lo zucchero semolato.
Quando il burro è ben montato incorporare prima il mix nocciole/zucchero e poi 1/3 della farina.
Aggingere poi a mano con la marisa la farina setacciata alternata alle chiare d'uovo montate con lo zucchero.
Modellare con sac a poche e infornare a 160°C per circa 15 minuti  

Una volta cotti si possono accoppiare con dell'ottima crema gianduia fondente.



giovedì 16 ottobre 2014

Trasformare una cheese cake in un pre-dessert... si può!!



"Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" ed è sulla base di questa consciuta frase che ho voluto reinterpretare una mia ricetta del cuore per poter partecipare a questo contest trasformando la ricetta della cheese cake al cioccolato che mangiavo da bambina, in un delizioso predessert.
L'idea è stata quella di valorizzare al massimo il gusto deciso dell'Emmentaler DOP fondendolo in una sablée delicata e croccante per poi esaltarne il gusto montandolo in una mousse soffice sovrastata da un onda di cioccolato fondente a buchi per richiamare il tipico aspetto dell'Emmentaler !  il dolce/salato di questo pre dessert viene esaltato anche dall'aggiunta di due pomodorini pachino canditi che danno quella nota acida che si fonde e si miscela nella nostra bocca dando una sensazione di godimento sia per il palato che per l'anima.



la ricetta si compone di:

sablée all'emmentaler DOP
mousse all'Emmentaler DOP
pomodorini pachino IGP canditi
bucce di pomodorini essiccate
cioccolato fondente al 70% in sfoglia sottile e in crema.

per la sablée salata

100gr di farina debole
30gr di emmentaler grattugiato
2gr di sale Maldon
82gr di burro freddo
12gr di tuorli
10gr latte

Sabbiare la farina con il burro e l'emmentaler. Sciogliere il sale nei tuorli e unirli al latte. Aggiungere i liquidi nel composto burro/farina impastare brevemente e stendere tra due fogli di carta forno la pasta all'altezza di circa 3mm. Mettere in frigorifero fino al giorno dopo.
Ritagliare la pasta in rettangoli 3 per 8 cm e cuocere in forno a 160°C fino a doratura. Lasciare raffreddare.

Mousse all'Emmentaler

150gr di latte intero fresco alta qualità
2 tuorli
10gr di glucosio
100gr di Emmentaler DOP grattugiato
2gr di colla di pesce in fogli idratata con 10g di acqua fredda

Idratare la gelatina con la sua acqua e mettere in frigorifero intanto far bollire gli altri ingredienti a fuoco basso e continuando a mescolare. Spegnere il fuoco, emulsionare con un mixer a immersione e filtrare. Aggiungere la gelatina mescolare bene e mettere in frigorifero ad addensare. Quando la crema è pronta porla in una sac à poche munita di bocchetta n.12 liscia.



Pomodorini canditi

200gr di pomodorini pachino
50gr di acqua
150gr di zucchero

Incidere i pomodorini a croce e sbollentarli in acqua per pochi secondi così da poterli spellare agevolmente. Intanto mettere a bollire acqua e zucchero e quando bolle aggiungere i pomodorini spellati. cuocere 5 minuti a fuoco bassissimo. Spegnere e lasciare nello sciroppo al freddo fino al momento dell'uso.

Bucce di pomodoro essiccate

Accendere il forno a 250°C e farlo arrivare a temperatura intanto disporre le bucce di pomodoro su una placca da forno rivestita da carta forno infornare e spegnere il forno. Lasciarle fino a completo raffreddamento del forno.

Sfoglia di cioccolato fondente con buchi

200gr di cioccolato fondente

temperare il cioccolato e stenderlo su dei fogli di acetato. creare delle onde ponendo sotto al foglio degli spessori. quando è completamente cristallizzato bucarlo con delle bocchette lisce da sac à poche scaldate.

Crema ganache di cioccolato fondente

cioccolato fondente
panna

scaldare della panna fino a ebollizione versarla in tre tempi su di un pò di cioccolato spezzettato mescolare e mettere nel biberon.

Montaggio

Adagiare una sfoglia di sablè nel centro del piatto. Decorare con degli spumoni di mousse al formaggio e ricoprirli con la sfoglia di cioccolato. Decorare con qualche pomodorino candito le bucce e un velo di crema di cioccolato.



Con questa ricetta partecipo al contest #noicheeseamo ideato da formaggi dalla svizzera e peperoni e patate:



martedì 14 ottobre 2014

l'A B C del pasticcere inizia oggi!!!!


Signori e Signore ... sono lieta di presentarvi la mia nuova rubrica!!!!!
sono certa che già dal titolo avrete capito di cosa si tratta ... vorrei condividere con voi alcune mie conoscenze di base sulla pasticceria... conoscenze che sono il frutto di mie letture personali... lezioni teoriche dei corsi che ho fatto ... frasi e nozioni "rubate" ai grandi della pasticceria... insomma  vorrei condividere con voi quel che so della pasticceria a livello teorico .... che poi sono i mattoni portanti della pasticceria.
Non voglio però che questo spazio venga vissuto come una lettura piacevole, ma anonima e solitaria.... e qui ovviamente chiedo il vostro aiuto !!! partecipate.. interagite ... ponete domande ... così che io possa crescere con voi ... farò di tutto per dare risposta ai dubbi che nasceranno su queste pagine.... ho anche una mezza idea di coinvolgere i veri professionisti .... sperando che accetteranno !!!!
Spero che questa mia nuova rubrica vi piaccia .... e ora vi lascio alla prima lezione ....


Questa lezione prevede tre puntate ....  in modo tale da avere il tempo necessario per riflettere e far sedimentare le informazioni....
oggi vi parlerò di quello che so sulle caratteristiche e alcuni degli ingredienti base della pasta frolla ...

Le sue caratteristiche:

vi siete mai chiesti quali caratteristiche ricercate in una pasta frolla??? se vi è capitato di chiedervelo meritate un bel BRAVI! credo proprio che la prima cosa che serve per poter conoscere a fondo qualcosa sia la consapevolezza di ciò di cui si è alla ricerca.... se invece non vi siete mai posto il problema meritate una bella tirata d'orecchi !!!! ma no scherzo ... siete qui apposta per ampliare le vostre conoscenze e qui sotto troverete  un piccolo elenco di quelle che per me sono le caratteristiche peculiari di una pasta frolla....

1- sicuramente la sua FRIABILITA' ...insomma la sua capacità di sbriciolarsi :)
2- la sua BURROSITA' ... la frolla con la margarina per me non ci deve avere niente a che fare..... la margarina ha un punto di fusione molto più alto del burro che invece ha la capacità di fondersi non appena entra in contatto con il calore della nostra bocca permettendoci di percepire al palato tutto il suo bouquet aromatico....
3- la MINIMA PRESENZA DI GLUTINE

Il terzo punto dell'elenco mi permette di parlarvi del primo ingrediente fondamentale della frolla .....

LA FARINA

Quando si vuole impastare una frolla, la proprietà più inportante di cui si deve tenere conto è il suo contenuto proteico, nella farina due sono le proteine più importanti che contribuiscono alla formazione del glutine: la Gliadina e la Glutenina, queste proteine quando vengono a contatto con un liquido formano il glutine  che è uno dei più importanti responsabili della formazione della struttura in un impasto, è colui che rende l'impasto elastico e che attraverso la sua maglia imprigiona i gas in fermentazione responsabili della lievitazione....
Da questa semplice spiegazione capiamo dunque che LA FARINA PER FROLLE O BISCOTTI NON DEVE AVERE MOLTO GLUTINE E QUINDI NON DEVE ESSERE RICCA DI PROTEINE !  se sulla confezione al supermercato guardiamo la quantità delle proteine deve essere al massimo a 10g .... se vogliamo parlare in modo più tecnico dovremo dire che per la nostra frolla ci servirà una farina debole che sarà espressa in W ossia l'energia necessaria alla deformazione dell'impasto che ci permette di conoscere la qualità della maglia glutinica . W alti indicheranno una grande tenacità e maglie molto resistenti  mentre W bassi indicheranno maglie fragili e deboli.
Per le frolle si va da Wdi 130 a massimo 170.
Se in casa si avesse solo una farina forte si potrebbe indebolire la farina aggiungendo un amido .. per esempio un amido di mais che è meno invasivo ....  in sostituzione del 20%.
La farina debole permetterà all'impasto di essere friabile e sbricioloso e di ottenere quindi una delle caratteristiche principali della pasta frolla....

La farina però non può essere sostituita totalmente da farine prive di glutine come quella di riso per esempio perchè un piccolo numero di proteine servono per dare struttura all'impasto.

I GRASSI

Per la nostra alimentazione i grassi più importanti sono i GLICERIDI che si differenziano in base agli acidi grassi che contengono e che possono essere saturi o insaturi. gli acidi grassi (oleici o butirrici) sono composti da delle catene di carbinio che presentano diverse lunghezze .. più queste catene sono lunghe più alto è il grado di saturazione determinando così il punto di fusione più o meno elevato.

il burro nella frolla e nelle paste in generale ha il compito di renderle plastiche con una porosità più fine e un gusto fondente. Migliora l'aroma e la doratura del prodotto
Il suo basso punto di fusione ( 28-32°C ) lo rende percepibile al palato in modo piacevole ed è anche più digeribile al contrario dei grassi vegetali come le margarine  che lasciano il prodotto secco e una sensazione in bocca meno piacevole.

per le uova... gli zuccheri e i lieviti ... vi aspetto al prossimo appuntamento!!!!

Simo.